Ti è mai capitato?
Parlare durante il sonno (somniloquio) è una manifestazione dell’attività notturna del cervello, il quale continua a formulare pensieri, mentre stiamo dormendo.
Ciò può verificarsi sia nella fase REM del sonno, in cui l’individuo formula frasi di senso compiuto, che nella fase NON-REM, emettendo grugniti e/o suoni inarticolati difficili da decifrare.
Il somniloquio è molto comune nei bambini di età compresa tra 3 e 11 anni, perché non hanno ancora sviluppato appieno le proprie capacità di coordinamento cerebrale. Tuttavia, tale fenomeno si manifesta anche negli adulti, sebbene in rare occasioni.
Quali sono le cause principali?
Le ragioni per cui si parla durante il sonno non sono univoche, ma dipendono da numerosi fattori, quali, ad esempio:
- disturbo comportamentale del sonno REM (Rapid eye movement sleep Behavior Disorder – RBD) e pavor nocturnus: entrambi sono disturbi del sonno, la cui sintomatologia si manifesta non solo attraverso dialoghi, ma anche con risate, grida, imprecazioni, gesticolazioni (pugni, calci);
- predisposizione genetica;
- specifiche terapie farmacologiche;
- stress;
- affaticamento fisico;
- stato febbrile.
Cosa si dice durante il sonno?
Uno studio francese ha tentato di decifrarlo.
Infatti, è stata condotta un’indagine basata su un campione di 232 volontari (di età compresa tra 49,5 ± 20 anni), che hanno dormito in laboratorio per due notti consecutive; i ricercatori hanno effettuato sui soggetti una polisonnografia, ossia, un esame che valuta i parametri legati al sonno: hanno registrato 883 episodi di parlato nel sonno, contenenti il 59% di espressioni non verbali (borbottii, grida, sussurri e risate) e 3.349 parole comprensibili. Risultano che quelli a parlare di più durante il sonno sono gli uomini.
Quali sono i possibili rimedi per impedire il fenomeno?
- Consumare un pasto leggero per cena;
- evitare di utilizzare computer e/o altri dispositivi mobile, come smartphone e tablet, poco prima di coricarsi;
- praticare attività fisica, per scaricare la tensione accumulata durante la giornata, ma senza esagerare: gli esercizi ad alta intensità mettono in circolo dosi di adrenalina e non favoriscono la fase di addormentamento.