Ecco dei consigli utili sulla manutenzione e delle buone abitudini da seguire:
- nei primi 3 mesi, giralo (testa/piedi e sopra/sotto) almeno una volta a settimana, per consentire un assestamento equilibrato delle parti morbide;
- esponilo all’aria, lasciandolo scoperto per una decina di minuti al giorno (oppure, al cambio lenzuola), così da prevenire efficacemente il ristagno di umidità e/o i cattivi odori; meglio se fatto nelle giornate di sole, in quanto i raggi ultravioletti igienizzano e disinfettano in modo efficace;
- non lasciare che qualcuno ci salti sopra, perché potrebbe provocare danni agli strati interni;
- appoggialo su un supporto (rete o sommier) adeguato, uniforme e capace di garantire la necessaria aerazione; deve essere elastico, ma non troppo cedevole, ed avere dimensioni uguali e mai più piccole del materasso stesso;
- non utilizzare il battipanni, piuttosto spazzolalo delicatamente con aspiratori a bassa potenza;
- proteggilo da polvere e/o macchie, utilizzando sovrafodere di spugna o cotone, facilmente lavabili ad acqua;
- non bagnare mai il materasso, né pulirlo con lavaggi manuali od elettrodomestici al vapore, poiché si creerebbe una condizione di umidità negli strati interni, dando vita ad una colonizzazione di acari e/o a processi di deterioramento/putrefazione;
- evita di arrotolarlo o piegarlo, perché verrebbe danneggiata la sua struttura interna;
- lava settimanalmente lenzuola e federe, in acqua sopra i 60/70° (meglio a 90°), aggiungendo un po’ di bicarbonato di sodio al normale detersivo; i virus e i microroganismi patogeni, infatti, non sopportano le alte temperature, né i saponi;
- non utilizzare il ferro da stiro o l’asciugacapelli per asciugare il tessuto esterno da eventuali macchie;
- usa le maniglie solo per posizionare il materasso sulla base di appoggio e non per gli spostamenti (che devono avvenire solo se il materasso è completo, ovvero, anima racchiusa dalla fodera);
- controlla periodicamente lo stato delle doghe nelle zone maggiormente sollecitate.